top of page
Immagine del redattoreRoberto Romano

Assistente Infermiere e paramedico: stessa logica!


In questi giorni sta girando online la proposta di istituzione dell’Assistente Infermiere. Al di là della denominazione individuata, su cui torneremo tra poco, conviene in prima battuta indicare che in realtà si tratta dell’Oss con formazione complementare in Assistenza Sanitaria, con qualche aggiunta tra le sue attribuzioni rispetto a quelle previste nel 2003, anno della sua istituzione. In realtà questa figura non ha mai attecchito nelle nostre Regioni: la Toscana è stata però una eccezione, poiché, dalla sua istituzione con relativo PROFILO, si è proceduto alla sua formazione con corsi organizzati e gestiti dalle aziende sanitarie. Pertanto in Toscana esistono molti Oss FC in Assistenza sanitaria, che però non hanno mai utilizzato la loro qualifica, in quanto non regolamentata in termini di inquadramento contrattuale. Hanno quindi continuato a svolgere le funzioni di Oss, senza mai inserirsi nella organizzazione del lavoro dei servizi sanitari con le prerogative che la loro qualifica di Oss FC gli dava, oltre a quelle di Oss.

Nel momento della pandemia, poi, tutti si sono resi conto che poteva davvero essere utile al sistema, e non all’infermiere, una figura che prendesse in carico, oltre all’assistenza di base, alcune prestazioni a carattere sanitario, come l’effettuazione di medicazioni per lesioni superficiali, la rilevazione dei parametri vitali, la somministrazione di farmaci di uso frequente per via IM e/o SC. Dove è il distinguo che gli infermieri devono operare? La nostra attenzione non deve essere sulla prestazione, che certamente sarà effettuata dall’Oss FC o Assistente Infermiere secondo una istruzione di lavoro, bensì la condizione del singolo assistito. Come sempre facciamo un esempio per chiarezza: la pulizia della stomia è chiaramente una prestazione alla portata dell’Assistente Infermiere, perché si tratta di una situazione ormai stabilizzata, mentre la medicazione della stomia appena confezionata non può essere affidata a questa figura.

Insomma, l’evoluzione dei quadri clinici verso la cronicità, l’invecchiamento della popolazione italiana, l’ingresso della tecnologia in ambito sanitario hanno reso lo scenario delle cure e dell’assistenza diverso, e non possiamo restare a vecchi schemi. Ma per favore, siamo congruenti: ciò che ci fa chiamare Assistente Infermiere questa figura è la stessa logica con la quale qualche anno fa si (e ancora oggi, in alcuni casi) si è parlato del paramedico! Non si possono creare figure che siano in funzione dei professionisti, infermiere o medico che siano: ogni operatore o professionista è in funzione del paziente, dell’assistito, di nessun altro.

Cerchiamo un’altra denominazione che non Assistente Infermiere, diamine!


Laura D'Addio

Lista Costruire Insieme


 

310 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page