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Immagine del redattoreRoberto Romano

C.A.I… ma che c’entra l’alpinismo con l’Ordine?


Eh sì, l’acronimo può imbrogliare, ma la CAI di cui io vorrei parlare qui è la Commissione Albo Infermieri, che condivide con le vette più alte e gli scalatori più audaci questa abbreviazione.


Certo, c’è da dire che essere infermieri, oggi, in fondo è come scalare vette in continuazione e senza la soddisfazione di porre sulla cima alcuna bandierina!


Ma torniamo alla Commissione Albo, intendendo con questo termine sia quella prevista per gli infermieri generalisti che per quelli pediatrici, negli Ordini provinciali che abbiano i requisiti anche per la seconda. La L. 3/2018 ha reso questo organo interno a OPI un vero e proprio board scientifico professionale dell’Ordine, affidandogli responsabilità importantissime: ne analizzeremo solo alcune, le più significative, per far comprendere come il potere decisionale sia in mano al Consiglio Direttivo, ma il motore propulsore di OPI sia oggi la CAI.


Partiamo dalla rappresentanza esponenziale, ovvero individuare chi in qualsiasi contesto debba rappresentare l’Ordine come suo esponente. Una funzione davvero fondamentale, che da una parte necessita di quanto FNOPI sta promuovendo da un anno a questa parte, ovvero la mappatura delle competenze di tutti gli infermieri italiani, attraverso un sistema unico nazionale, in modo da poter individuare sempre il soggetto giusto per un certo incarico e oggettivamente selezionarlo per un certo territorio di riferimento, quello provinciale o regionale. È così superabile e superato il criterio storico ampiamente utilizzato finora nella rappresentanza, ovvero affidarla in modo ristretto a coloro che sono eletti in una certa consigliatura.


Riflettiamoci bene: essere eletti basta di per sé a saper fare le veci di OPI in certi contesti? Sinceramente no. Per questo nella consiliatura che sta esaurendosi in questi giorni è stato deciso di attingere alle competenze dei colleghi che lavorano in ogni dove, per unirle e fonderle con quelle dei colleghi consiglieri e commissari. L’avviso sulla rappresentanza OPI presso gli esami del Corso di Laurea in Infermieristica e per gli esami finali dei Corsi Oss-Oss FC ha visto l’ingresso di oltre 60 colleghi in questi contesti, con ottimi risultati dichiarati sia dai presidenti di Commissione di esame che dai rappresentanti stessi.


Introduciamo allora un altro aspetto altrettanto cruciale: i procedimenti disciplinari. In divenire, la CAI avrà un ruolo importantissimo nelle varie fasi dei procedimenti disciplinari, e anche qui la collocazione negli organi che li gestiranno solo su base elettiva porta con sé un limite, ovvero la disponibilità di una valigetta degli attrezzi che non è per tutti la stessa, ma che invece in questi casi necessita di strumenti e conoscenze particolari. Non è assolutamente facile saper valutare gli eventi e i comportamenti dei colleghi, richiede che strumenti e conoscenze siano armonicamente organizzati, ma anche saggezza professionale, una maturità che permetta per esempio di non scegliere sanzioni esemplari, bensì provvedimenti che mirino a far comprendere l’errore che c’è stato, e riorganizzare la riflessione critica dell’interessato sull’accaduto e sulla sua riformulazione: in parole semplici, riavvolgere il nastro e rivedere il tutto con altra prospettiva.


Ecco allora che si può comprendere appieno come le elezioni siano veramente un momento cruciale, perché per quattro anni siederanno su poltrone importanti, decisive, colleghi che devono essere in grado di fare questo ed altro, molto altro.


Allora dedicate un momento a individuare chi vorrete veramente che sieda su quelle poltrone e dategli lo scettro del comando, per così dire, sulla base di competenza e maturità professionale, piuttosto che su altri requisiti.


Laura D'Addio

Candidata Costruire Insieme


 

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