La carenza degli Infermieri è un problema internazionale: interessa tutto il mondo, con iscrizioni ai corsi che continuano ad essere insufficienti per coprire il fabbisogno.
In Italia solo il 75% degli immatricolati completa il corso di formazione, e non tutti riescono a farlo entro il triennio previsto; circa il 64% lo conclude entro i 4 anni. Il rapporto medio del numero di domande per posto disponibile nel 2023-24 è stato di 0,9 al Nord e Centro e 1,9 al Sud. In alcune zone le domande di iscrizione sono state addirittura inferiori al numero di posti, e ciò non ha consentito di fare una selezione in ingresso.
In una recente giornata di studio promossa dalla Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie, con Presidente la nostra collega prof.ssa Alvisa Palese, si è proposta una RIFLESSIONE tra il crescente valore dei corsi di studio delle professioni sanitarie e situazione demografica, sistema salute e sostenibilità.
Tra le proposte emerse non possiamo che convergere su:
la necessità di nuove modalità di selezione, non basate solo su aspetti nozionistici
la rivalutazione delle discipline che contribuiscono all’infermieristica: forse una statistica più basic e una psicologia e counseling più presenti possono essere più utili ai futuri infermieri?
l’inderogabilità di nuove metodologie di insegnamento, basandosi maggiormente sull’apprendimento esperienziale e per problemi, anziché sui contenuti teorici, visto anche il supporto delle tecnologie oggi disponibili.
Emanuele Ginori
Lista Costruire Insieme
Comments